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Extra Mot Pro, Elite e Industria 4.0 entrano tra le best practice del B20

Il Sole 24 ore racconta i risultati della presenza italiana al B20 inserendo anche una mia dichiarazione.

L’articolo di seguito e a questo link: https://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2018-10-05/extra-mot-pro-elite-e-industria-40-entrano-le-best-practice-b20-175006.shtml?uuid=AEn068HG&utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter

SUMMIT DI BUENOS AIRES 26 settembre 2018
Appello del G20 dei Giovani imprenditori: «Più libero scambio»

Extra Mot Pro, Elite e il Piano Industria 4.0, diventano un modello a livello globale come strumenti per la crescita e l’accesso al mercato dei capitali delle imprese. Il B20, il forum delle imprese del G20 organizzato quest’anno dalla presidenza argentina, inserisce tre iniziative italiane nel policy paper per i Governi presentato il 5 ottobre a Buenos Aires. Tra le soluzioni italiane su cui accende i riflettori il B20, il modello di open innovation e di collaborazione tra mondo delle imprese e della ricerca basato su competence center, cluster tecnologici e digital innovation hub, il piano nazionale industria 4.0, il programma Elite di Borsa Italiana e gli strumenti a supporto dell’accesso a finanziamenti per le piccole e medie imprese generati da iniziative come i Pir, Piani Individuali di Risparmio.

Tra i partecipanti ai lavori anche numerosi imprenditori e manager italiani. C’è Paolo Rocca che ha guidato quest’anno la Trade & Investment task force e prenderà parte ad un panel oggi. Luca Donelli è invece uno dei co-chair della Sme Development task force, in rappresentanza della Confederazione dei Giovani Imprenditori Europei da lui guidata nel 2016. «Continuiamo a portare il contributo della diplomazia economica certi che un approccio inclusivo e multilaterale sia l’unica via possibile per superare con successo le sfide che stiamo affrontando. I temi di maggiore rilevanza per i giovani imprenditori sono l’evoluzione del mondo della formazione e del mondo del lavoro oltre che le opportunità della trasformazione digitale per la crescita delle imprese».

Nel corso del summit si è discusso anche di come promuovere tra le pmi le sfide dell’industria 4.0. «È indubbio -ha dichiarato il presidente di Protom Fabio De Felice- che si debba intervenire sulle infrastrutture che rendano possibile la Rivoluzione Digitale, ma prima ancora si devono formare competenze che possano trasformare la tecnologia in valore per l’economia e per la società nel suo complesso». I temi dell’energia hanno visto protagonista Enel. «È la sesta partecipazione di Enel al B20», dichiara lo Sherpa di Enel al G20-B20 Marco Alberti. «Questo fatto conferma l’interesse del Gruppo per questo foro come piattaforma di lavoro per affermare l’urgenza delle sfide connesse alla transizione energetica e l’importanza di dotarsi di un nuovo paradigma per affrontarle, centrato su energie rinnovabili, digitalizzazione ed elettrificazione».

Il B20, secondo il corporate strategist Roberto Race, «rappresenta un’importante occasione per far condividere alla comunità imprenditoriale globale le visioni italiane per un futuro migliore fatto di ecosistemi di maggiore competitività per le imprese i sistemi paese e per benessere più diffuso». Gianluca Riccio, alla guida della tavola rotonda dell’Ocse sulle pmi e le global value chain al B20, curatore del rapporto Ocse e B20 Argentina, ha dichiarato: «La ricerca dell’Ocse dimostra che le pmi, e in particolare le imprese in crescita, devono ancora affrontare delle sfide per soddisfare la loro piena produttività e il potenziale occupazionale. Per analizzare questo tema, sollecitiamo un’azione coordinata tra le presidenze del G20, supportate dai contributi delle rispettive comunità del B20». Per Sara Roversi, founder di Future Food Institute e membro della Sustainable Food System Task Force, «quest’anno una Task Force dedicata al settore AgriFood impegnata nel disegnare un futuro sostenibile, che partendo dall’implementazione di modelli di economia circolare, favorendo l’uso di tecnologie nell’intera filiera dal campo alla tavola ed adottando modelli sempre più inclusivi sarà capace di affondare la grandi sfide globali per la salute dell’uomo e del pianeta».

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