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Mattia Macellari: il futuro è targato smart city

Se l’opportunità non bussa, costruisci una porta. Questa frase di Milton Berle guida quotidianamente l’attività imprenditoriale di Mattia Macellari. Prima manager ora imprenditore, papà di Edo, è direttore new business in C.A.T.A. Informatica e Ceo in Runnertech, due realtà attive nel mercato delle soluzioni software ERP e CRM per le medie e grandi imprese nazionali ed internazionali. Negli ultimi anni ha guidato il cambiamento aziendale rimodellando l’offerta di soluzioni software delle sue aziende verso un modello total cloud. Dal luglio 2016 è Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Assolombarda e Vice Presidente di Assolombarda. Crede nei Giovani e nella cultura del cambiamento che le nuove generazioni hanno il dovere di portare nelle aziende e nella società per far ripartire il nostro splendido paese.

D. Chi è un innovatore per te? Perché?
R. Innovatore è chi riesce ad unire due caratteristiche: capacità di analisi del contesto e coraggio. Per innovare, a maggior ragione all’interno di un “organismo” complesso come un’azienda serve costantemente un occhio vigile verso l’attuale contesto competitivo e l’altro occhio verso un possibile scenario che verrà o che si vorrà creare…è qui che entra in gioco il coraggio…

D. Qual è l’innovazione che cambierà il mondo nei prossimi anni?
R. L’evoluzione che potranno avere le città grazie a una miriade di piccole grandi innovazioni urbane racchiuse sotto il cappello di smart city: dalle pavimentazioni che producono energia, agli incroci senza semafori, alla digitalizzazione vera e completa della PA come beneficio immediato per cittadini e imprese.

D. Qual è il ruolo di un leader in un’organizzazione?
R. Valorizzare le caratteristiche del proprio team per far emergere il meglio di ogni risorsa ponderando il giusto mix tra rischio e ambizione degli obiettivi da raggiungere; Un leader è tale quando le persone sono orgogliose di partecipare alla costruzione del progetto.

D. Una persona che ha lasciato il segno nella tua vita?
R. Antoine, il professore che mi ha seguito durante il mio percorso di studi presso L’Ecole de Commerce in Francia, persona illuminata e proiettata al futuro con entusiasmo. Mi ha insegnato a vedere le situazioni da più punti di vista e a credere sempre nelle proprie idee.

D. La tua più grande paura/la tua più grande speranza?
R. Paura: perdere l’entusiasmo in quello che faccio. Speranza: non smettere mai di “divertirmi” in azienda e in associazione.

D. Il tuo progetto di lavoro attuale e quello futuro.
R. Sono tanti i progetti sia in azienda che come Presidente dei Giovani di Assolombarda, in entrambi i casi gli attuali progetti sono anche quelli futuri….costruiamo ora per ottenere un futuro più interessante per le nostre imprese ed il nostro territorio. Come GGI di Assolombarda stiamo lavorando su 4 principali tematiche: potenziamento del Capitale Umano delle nostre imprese, valorizzazione delle eccellenze imprenditoriali del nostro territorio per farle diventare un stimolo per tutto il tessuto imprenditoriale, cogliere al meglio le opportunità della rivoluzione digitale e del piano Industry 4.0, contaminazione tra il mondo della ricerca universitaria e i reparti R&D delle nostre imprese.

D. La cosa che più ti fa emozionare e quella che ti fa più arrabbiare
R. Mi emoziona sempre il sorriso di mio figlio; mi fa arrabbiare chi non si prepara adeguatamente per cogliere al meglio importanti opportunità….soprattutto da giovani.

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