Prenderanno parte al dibattito il nuovo Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio Giuseppe De Giorgi, il professore di Filosofia della Comunicazione all’Università La Sapienza Gian Piero Jacobelli, il giornalista de Il Foglio Stefano Cingolani e gli esperti di comunicazione Carlo Bruno e Salvatore Toriello.
L’incontro si terrà alle 20 nella sede del Circolo di Lungotevere in Augusta, 28
“Quanto conta la comunicazione nelle vicende militari? Come si costruisce il consenso?”: saranno questi i temi dell’incontro organizzato a Roma dal Reale Circolo Canottieri Tevere Remo per lunedì 21 gennaio alle 20 (Lungotevere in Augusta, 28).
L’incontro sarà l’occasione per la presentazione del nuovo libro del giornalista e consulente in comunicazione e public affairs Roberto Race “Napoleone il comunicatore” edito da Egea, la casa editrice dell’Università Bocconi. Prenderanno parte all’incontro anche il nuovo Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio Giuseppe De Giorgi, il professore di Filosofia della Comunicazione all’Università La Sapienza Gian Piero Jacobelli, il giornalista de Il Foglio Stefano Cingolani e gli esperti di comunicazione Carlo Bruno e Salvatore Toriello.
Nel corso dell’incontro l’Ammiraglio De Giorgi parlerà delle problematiche di comunicazione con le popolazioni e con le istituzioni libanesi che si trovò ad affrontare la missione militare di pace dell’ ONU nell’ operazione Leone in Libano. De Giorgi, unico italiano ad aver ricevuto il premio internazionale “Militare dell’anno”, entrerà in carica il 28 gennaio come Capo di Stato Maggiore della Marina Militare al posto dell’ ammiraglio di squadra Luigi Binelli Mantelli nominato a dicembre dal Governo Capo di Stato maggiore della Difesa.
Il Bonaparte, come illustra Race in un volume di piacevole lettura e ricco di spunti che aiutano a spiegare il fascino sempreverde del grande generale corso, non si limitava a filtrare documenti e a oscurare fatti e personaggi. Anzi. La specialità era quella di raccontarsi a modo suo, idealizzando azioni, comportamenti e imbellettando la sua stessa figura attraverso l’opera di artisti figurativi bravi a rimodellare con la fantasia la verità storica. Napoleone, insomma, come costruttore della propria immagine, di campione delle libertà e dei popoli oppressi. Una sintesi mediatica che, dimostra Race, assurge a capolavoro proprio quando l’Imperatore è sconfitto definitivamente. Il Memoriale di Sant’Elena è stato infatti il best seller che ha trasformato un perdente in un vincitore, rinnovandone il mito per i posteri.
Race nel testo ci presenta Napoleone come colui ha inventato l’opinione pubblica così come siamo abituati a intenderla oggi. Il Bonaparte, infatti, ha saputo promuovere la sua immagine con una straordinaria, modernissima, visionaria, profetica capacità di comunicare. Ed è proprio questo il filo rosso che attraversa tutta l’epopea di Napoleone dalla spedizione italiana alla missione in Egitto, fino ai trionfi di Ulm o Austerlitz, alle successive disfatte e al doppio esilio.
Per ragioni di Cerimoniale si prega di confermare la propria presenza entro venerdì 18 gennaio a segr.particolare@gmail.com o alla responsabile del coordinamento organizzativo Daniela Fossataro 333 5415431
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.