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Giulia Giuffrè: aiuteremo la Terra a non farsi rubare l’acqua dagli uomini!

“Uno sforzo continuo – non la forza o l’intelligenza – è la chiave che sprigiona il nostro potenziale.”
“Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare.”
Sir Winston Churchill le ha dato la carica con queste due frasi, perché le ha detto che la direzione che sta seguendo è quella giusta, che con la costanza e il coraggio si possono fare grandi cose, anche partecipare alla salvaguardia del pianeta!
Nata a Capo d’Orlando (ME) il 22-12-1979, Giulia Giuffré ha studiato economia all’Università Bocconi di Milano specializzandosi in strategia e gestione PMI.
Dopo diverse esperienze lavorative in ambito commerciale e marketing, dal 2010 lavora nell’azienda di famiglia fondata in Sicilia nel 1974, la Irritec, leader a livello mondiale nei sistemi d’irrigazione. Inizialmente con funzioni organizzative in ambito supply chain, successivamente in ambito marketing e vendite.
Oggi è responsabile Marketing del Gruppo Irritec. Da sempre attenta alla salvaguardia dell’ambiente, promuove nel mondo l’irrigazione a goccia, il sistema di irrigazione che garantisce l’ottimizzazione della risorsa idrica, evitando gli sprechi nel pieno rispetto delle colture e dell’ecosistema.
Appassionata di comunicazione in tutte le sue accezioni, ama da sempre la fotografia e la recitazione. Attrice di teatro per diletto, ha anche interpretato ruoli minori in diverse produzioni cinematografiche.
Nel 2016 è entrata a far parte del Gruppo Giovani imprenditori di Confindustria.

D. Chi è un innovatore per te? Perché?
R. Premetto che per me l’innovazione non è necessariamente una rivoluzione, ma anche una piccola miglioria, soprattutto se ci riferiamo ad innovazioni aziendali. Perché nelle imprese, soprattutto quelle con oltre 500 dipendenti, ogni cambiamento richiede spesso importanti sforzi organizzativi e di coordinamento. Infatti, molte volte, l’abitudine ha la meglio sul coraggio di sdoganare annose consuetudini. L’innovatore è colui che, guardando oltre il proprio livello e mirando agli obiettivi strategici, riconsidera la visione di qualcosa o qualcuno e riformula una routine comportamentale, che sia del settore, del mercato o di un processo interno aziendale, affrontando con coraggio la possibilità che il cambiamento si possa rivelare un madornale errore…

D. Qual è l’innovazione che cambierà il mondo nei prossimi anni?
R. Questa è una domanda per cervelloni… tento comunque di rispondere intuendo che le onde gravitazionali, il cui segnale è stato di recente captato, potrebbero cambiare il mondo nella sua concezione di tempo e spazio, ma ci vorrà immagino ancora molto tempo. Qualcosa di più immediato, che stiamo già vivendo, è invece la nuova visione dell’agricoltura. L’incontro tra terra e tecnologia aiuterà ad affrontare il fabbisogno di cibo in vista dei previsti incrementi demografici.

D. Qual è il ruolo di un leader in un’organizzazione?
R. Definire la strategia, condividerla e scegliere con chi attuarla. Se queste tre cose sono state fatte con intelligenza e si ha un po’ di fortuna, non serve altro che verificare i risultati…. Ma nella vita reale, si hanno sempre incertezze e la fortuna gira… quindi si è tutti i giorni immersi nell’operatività e nella gestione delle emergenze, che però alla fine sono quelle che poi ti fanno innovare!

D. Una persona che ha lasciato il segno nella tua vita?
R. La mia amica Sabrina, che ho perso quando entrambe avevamo 29 anni. Lei mi ha insegnato tre cose: a non arrendermi alla stanchezza, che è spesso più psicologica che fisica; che credere in sé stessi e in quello che fai è il miglior metodo per ottenere il supporto di sostenitori; a godermi quei momenti che quando li vivi capisci essere speciali e unici e che la vita ti regala solo una volta…

D. La tua più grande paura/la tua più grande speranza?
R. La più grande paura è di accorgermi che gli obiettivi per cui lotto ogni giorno siano quelli sbagliati

D. Il tuo progetto di lavoro attuale e quello futuro.
R. Mi piace accompagnare Irritec nel suo sviluppo internazionale, con la consapevolezza che le tecnologie per il risparmio idrico sono una via inevitabile per la salvaguardia del pianeta e per lo sviluppo agricolo ed economico di molte aree geografiche.

D. La cosa che più ti fa emozionare e quella che ti fa più arrabbiare
R. Mio marito

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