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AMAREZZA LUCANA

Sono diventato un “consulente d’oro” e non lo sapevo.

Così mi ha definito giovedì 7 aprile il quotidiano lucano “ La Nuova del Sud” dandomi l’ ”onore” della prima pagina. Nemmeno la mega liquidazione di Cesare Geronzi con le dovute e necessarie proporzioni (del giornale e mie) ha avuto spazi simili sui grandi quotidiani nazionali.

Anche Il Quotidiano di Basilicata ha dato alla notizia la dignità della prima pagina. Buongiorno Basilicata del TGR ha dedicato parte della rassegna stampa al tema con il commento dal direttore de “ La Nuova del Sud”.

Ma come si diventa un “consulente d’oro”? Io lo sono diventato per 5000 euro lordi (comprensivi di iva, ritenuta d’acconto e contributo Inpgi) per più di un trimestre nel quale ho supportato l’ufficio stampa della Regione Basilicata a Roma nella gestione dei rapporti con i media nazionali. E questa notizia ha provocato mercoledì 6 aprile un’interrogazione del consigliere regionale del centro destra lucano Gianni Rosa.

Tutti si chiedevano a che servisse un consulente dell’ufficio stampa a Roma. La domanda mi ha lasciato perplesso. La risposta mi sembra ovvia: innanzitutto a non assumere altri giornalisti nell’ufficio stampa, ma ad avere un professionista a “prestazione”. Poi diciamocela tutta: la Conferenza delle Regioni (De Filippo fa parte dell’Ufficio di Presidenza) è a Roma, la Conferenza Stato Regioni è a Roma, il Governo e i Ministeri sono a Roma. Anche i principali media sono a Roma.

Sarà per questo che i presidenti delle Regioni hanno portavoce e addetti stampa fissi lì. E per questo il capo ufficio stampa della Regione Basilicata ha scritto nella determina: a) l’incarico nasce dall’esigenza di affrontare le sfide del federalismo che impongono una visibilità mediatica nazionale per avere un sensibile ritorno di immagine per tutto il territorio nazionale; b) essendo l’ufficio stampa carente di tale figura altamente professionale, vi è stata la necessità di ricorrere ad una figura esterna all’organico della Regione Basilicata.

Una determina tutta a favore della Basilicata, perché restringe il rapporto con me ad un trimestre e a un budget che è tanto al di sotto del tariffario dell’Ordine dei Giornalisti da aver provocato telefonate “sdegnate” di colleghi che si chiedevano perché inflazionavo il mercato.

In realtà io volevo sono provare a dare una mano, in un periodo così complesso come quello legato all’attuazione del federalismo, ad una regione che amo, in cui vado a fare le vacanze e che mi piace raccontare come un modello in un Mezzogiorno che fatica a diventare modello di qualcosa.

Anche per questo mi ha intimamente colpito l’accusa di rubare il lavoro ai colleghi lucani.

Non entro nel merito di chi dice che a lavorare per la Regione Basilicata deve essere per forza un lucano, ma mi chiedo: cosa c’entra questo con un lavoro che presuppone tempi e vita romana? E poi, diciamoci la verità.

Chi conosce i costi della vita a Roma sa che con quei soldi in tre mesi ti paghi a stento l’affitto. Io il fatturato lo faccio da un’altra parte. Lavoro con alcune delle più importanti e belle aziende italiane, guadagno discretamente ma, credetemi, non faccio fatture da “consulente d’oro”.

La cosa che però più mi ha colpito di questa campagna è stato il collegare la “consulenza” a logiche di appartenenza che non mi appartengono (non ho la tessera a nessun partito o associazione legata a componenti di partito).

Mi si attacca con il “dispregiativo” di “bassoliniano”, quando dal mio curriculum si capisce chiaramente che non ho mai lavorato con Bassolino e che il mio percorso è stato fatto di tanta sana gavetta.

Una gavetta che mi ha visto e mi vede tuttora lavorare con rappresentanti istituzionali eletti in tutti gli schieramenti.

Credetemi: quando “ti fai un mazzo così”, vedere ridotta la tua professionalità in questo modo ti fa veramente “incazzare”. Mica ti amareggia solamente….

Se avessi scelto di condividere logiche di appartenenza oggi non avrei una piccola agenzia di relazioni pubbliche e pubblic affairs ma sarei un dirigente di qualche partecipata della Regione Campania.

La vita è fatta di scelte ed io ho optato per la via più difficile, ma che mi da più soddisfazioni.

A questo link alcuni degli articoli: http://www.robertorace.it/public/press/D_00049.pdf

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