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Valerio De Molli: l’innovatore non teme l’impossibile

“Senza investimenti, non c’è lavoro, senza lavoro, non c’è crescita, senza crescita, non c’è futuro!”. È questo il mantra di Valerio De Molli, amministratore delegato di The European House – Ambrosetti.

Valerio De Molli è Amministratore Delegato di The European House – Ambrosetti dal 2005 e Partner dal 1999.
È inoltre: Managing Director di Ambrosetti Group Limited di Londra; Senior advisor del più grande fondo di Venture Capital in Italia, United Ventures (con focus su Internet Consumer, Software e Mobile) e Mentor di Kairos Society, associazione di giovani imprenditori americani. Dal 2011 è anche membro di YPO (Young Presidents’ Organization).
Ha lavorato nell’ambito di progetti di Alta Direzione, Strategia, Internaziona­lizzazione, Sviluppo delle Risorse Umane per grandi e medie aziende ed istituzioni. Tra queste: Alliance Boots, Areva, Barilla, Bayer, BMS, Eli Lilly, Enel, Falck, Ferragamo, Ferrero, FSI, Gefran, GE International, HP, IFIL, Illycaffè, Novartis, Pfizer, Philip Morris International, Sara Lee, Shell, Sumitomo, Valagro e WPP.

È stato ed è membro dei Comitati Esecutivi e dei Consigli di Amministrazione di numerose aziende.
Realizza docenze su tematiche di strategia e di sistemi di governo per Imprese, Associazioni e Università.
È autore del libro “Verso l’eccellenza. I Consigli di Amministrazione: uno strumento per un efficace Sistema di Governo societario. Proposte e indicazioni”, edito da Sperling & Kupfer nel maggio 2005 e del libro “I Riferimenti Fondamentali della Gestione Strategica – I paradigmi del Sistema Impresa”, edito da IPSOA nel gennaio 2009.

Ha fondato e continua a presiedere importanti Think Tank, tra questi: “Observatory on Europe” a Bruxelles, “Osservatorio sull’eccellenza dei Sistemi di Governo in Italia”, “Meridiano Sanità”, solo per citarne alcuni.
È stato responsabile della Divisione Internazionale dal 1995 al 2000. In questo ruolo ha curato le attività di The European House – Ambrosetti in Europa, Cina, Giappone e Stati Uniti.

Dal 1992 è responsabile operativo della realizzazione del workshop The European House – Ambrosetti “Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive”, che si tiene ogni anno in settembre a Villa d’Este di Cernobbio.
È stato responsabile per l’edizione del 2004 della riunione Bilderberg in Italia.
Ha lavorato in precedenza come analista finanziario nel Corporate Finance di Paribas ad Amsterdam, presso uno dei principali agenti di cambio di Milano, Belloni & Tedeschi e presso l’ufficio studi della Banca Popolare di Luino e Varese.

Si è laureato in Economia e Commercio all’Università Luigi Bocconi.
È sposato e ha tre figli.

D. Chi è un innovatore per te? Perché?
R. Come diceva Albert Einstein, “Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa”. Un innovatore per me è colui che non teme l’impossibile, che corre più veloce dei tempi in cui vive e non si arrende di fronte alle difficoltà, ma trova un modo nuovo per superarle. Innovatore è anche colui che, a prescindere dal proprio lavoro, vive il tempo presente con positività e tiene lo sguardo fisso sulla meta, evitando tutti coloro che gli propongono strade più facili e già battute.

D. Qual è l’innovazione che cambierà il mondo nei prossimi anni?
R. È difficile citare un’unica innovazione che cambierà il mondo nei prossimi anni. Si pensi ad esempio alla medicina, che tra qualche anno sarà dominata dalla prevenzione. Dispositivi di monitoraggio indossabili, installati sulle nostre magliette, comunicheranno i nostri dati in tempo reale ai medici, 
si potrà dialogare via web con il proprio medico, che prescriverà farmaci inviati a casa e non ci saranno più attese per la donazione di organi, perché verranno prodotti da stampanti biologiche 3D, “on demand”, tagliati su misura del paziente. In aggiunta, la rilevazione delle onde gravitazionali, previste un secolo fa da Einstein, avvenuta lo scorso febbraio, ha aperto una nuova pagina per la fisica. Inoltre poche settimane fa, nel Regno Unito, Amazon ha effettuato la prima consegna a domicilio con un drone, segnando l’inizio di un programma sperimentale che punta a consegnare entro 30 minuti dall’ordine quanto comprato dai suoi clienti. Insomma viviamo in un’epoca in cui tecnologia, innovazione e scienza offrono opportunità mai viste prima!

D. Qual è il ruolo di un leader in un’organizzazione?
R. Un leader deve avere grande dedizione e deve essere disposto a notevoli investimenti, sia di tempo sia di sforzi. Un bravo leader deve essere in grado di valorizzare tutte le singole individualità all’interno dell’organizzazione, coinvolgendole nel processo di crescita e stimolandole a correre al proprio fianco verso il traguardo. Un vero leader deve poi saper dare l’esempio e motivare la sua squadra anche nei momenti di difficoltà.

D. Una persona che ha lasciato il segno nella tua vita?
R. Non una, ma due: i miei genitori.

D. La tua più grande paura/la tua più grande speranza?
R. Mi spaventa ciò che non riusciamo a controllare. La mia speranza invece è lasciare ai miei figli un mondo migliore, dove mediocrità e superficialità lascino spazio ad
 eccellenza e profondità. Una sorta di nuovo rinascimento, dove ognuno dia il proprio contributo al progresso con consapevolezza, entusiasmo e passione.

D. La cosa che più ti fa emozionare e quella che ti fa più arrabbiare
R. La cosa che più mi fa emozionare è la vittoria dell’Inter, soprattutto al Derby a San Siro. Quella che più mi fa arrabbiare? Quando l’Inter perde!

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